Il metadone è una di quelle droghe della cui dipendenza si vorrebbe, e a parer nostro si potrebbe volentieri e certamente, fare a meno.
La politica della “riduzione del danno”, invece di andare a rimuovere le cause della tossicodipendenza, ha introdotto e legalizzato tutta una serie di sostanze sostitutive dell’eroina e con esse le relative dipendenze.
La domanda che più spesso ci si pone è: come uscire anche da questa dipendenza? E perché non si riesce a smettere?
Il metadone, come dicevamo, è una droga sintetica sostitutiva dell’eroina, che è tra le sostanze stupefacenti più note per i suoi devastanti effetti sulla persona. In molti sanno che il metadone viene usato come “terapia di disintossicazione” nella dipendenza da eroina, ma pochi conoscono realmente di quali siano i meccanismi psico-fisici della dipendenza da metadone.
Fondamentalmente usare sostanze come eroina, cocaina, alcool, hashish, marijuana, ecstasy, Lsd, ecc., è una scelta contraria alla razionalità.
Ma nel caso di specie, la dipendenza da metadone è una dipendenza “indotta” nella persona da coloro i quali propongono il metadone come “terapia” risolutiva di un’altra dipendenza (quella da eroina). E il tossicodipendente vuole uscire dalla propria condizione che ormai è divenuta indesiderata.
La prima cosa da sapere riguardo alla dipendenza da metadone è che il metadone è un anestetico e provoca delle alterazioni della mente e che blocca il dolore, sia il dolore fisico sia quello emozionale.
Alla base del suo consumo vi è la disperazione di una persona tossicodipendente che non sa come risolvere altrimenti la propria condizione di dipendenza, ossia per evitare di soffrire l’astinenza, evitare di commettere reati per procurarsi i soldi per acquistare l’eroina, evitare di contrarre malattie o l’aggravarsi di malattie in corso.
In un tempo più o meno breve la dipendenza da metadone provoca anch’essa dei danni fisici e mentali ed un’astinenza ben più drammatica e prolungata rispetto a quella dell’eroina. A quel punto, la persona che decide di scalare il metadone, arrivato ad un dosaggio minimo inizia a soffrire per i sintomi di astinenza che ben presto l’inducono a rinunciare al tentativo di smettere, assumendo nuovamente metadone, andando a cercare l’eroina o, peggio ancora psicofarmaci.
Nella Comunità di recupero tossicodipendenti Narconon il Gabbiano, attraverso le varie fasi del Programma Narconon, la persona va ad individuare e risolvere completamente le motivazioni di base della propria dipendenza, senza l’uso di metadone o altre droghe sostitutive o psicofarmaci, in modo da consentirle in breve tempo di riprendere il controllo della propria vita, famiglia, lavoro ed amicizie finalmente libera dalla dipendenza da metadone o altre droghe.
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